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LA NOVENA ALLA VERGINE DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
e dei festeggiamenti dell'ultima domenica di giugno. O Immacolata Vergine Maria, Madre di Gesù e Madre nostra, compresi dalla più viva confidenza nella tua potentissima intercessione, manifestata così spesso attraverso la Medaglia, noi fedeli tuoi figli, t'imploriamo di ottenerci le grazie e i favori che domandiamo durante questa Novena. Affidiamo a te i bisogni della Chiesa, le intenzioni del Santo Padre, le necessità delle nostre famiglie e del mondo intero. Raccomandiamo in modo particolare alla tua materna intercessione i peccatori, i poveri, quanti soffrono nel corpo e nello spirito.(pausa di silenzio per chiedere le grazie più desiderate) Ti chiediamo, o Maria, soprattutto la liberazione dal peccato e l'impegno costante nel bene, per orientare a Dio ogni nostro pensiero, parola ed opera. Ottienici anche dal tuo divin Figlio lo spirito di preghiera e di penitenza, la fedeltà alla nostra vocazione battesimale per tutta la vita, fino al giorno in cui raggiungeremo la beata dimora, dove tu risplendi Regina degli angeli e dei santi, Mediatrice di grazia per l'intera umanità redenta da Cristo Signore. Amen. Ave, Maria O Maria concepita .. Ricordati, o pietosissima Vergine Maria, che non si è mai udito dire che alcuno ricorrendo alla tua protezione, implorando il tuo aiuto e chiedendo il tuo patrocinio, sia stato da te abbandonato. Animato da tale confidenza, a te ricorro, o Madre, Vergine delle vergini, e consapevole dei miei peccati mi prostro a chiederti pietà. Non volere, o Madre del Verbo, disprezzare le mie preghiere, ma ascoltale benigna ed esaudiscile. Amen. |
INVOCAZIONI E SUPPLICHE PER OTTENERE GRAZIE
Blog dedicato a tutti coloro che si trovano in una stato di profonda sofferenza, afflitti da gravi problemi di cui non vedono la soluzione.
Non è un sito a carattere religioso pur trattando di argomenti sacri.
Esso piuttosto si propone, per mezzo della straordinaria potenza di alcune invocazioni e suppliche appositamente selezionate dalla devozione popolare, di favorire la concessione di grazie e conforto morale a tutti quelle persone che, cadute nella disperazione, non sanno più a chi rivolgersi.
Pregate con tutto il cuore, fino a sentire vibrare l'anima, e qualcosa di sicuro accadrà...
lunedì 31 marzo 2014
SUPPLICA ALLA MADONNA DELLA MEDAGLIA MIRACOLOSA
domenica 30 marzo 2014
INVOCAZIONE A SANTA RITA
INVOCAZIONE A SANTA RITA
Santa Rita da Cascia |
O Santa Rita, santa dell’impossibile e avvocata delle cause disperate, sotto il peso della prova, ricorro a te. Libera il mio povero cuore dalle angosce che l’opprimono e rendi la pace al mio spirito affranto.
Tu che sei stata scelta da Dio come avvocata delle cause disperate, ottienimi la grazia che ti chiedo… (esprimerla qui)
Sarei io il solo a non sperimentare l’efficacia della tua potente intercessione?
Se i miei peccati costituiscono un ostacolo all’esaudimento dei miei voti più cari, ottienimi la grande grazia di un sincero pentimento e del perdono, mediante una buona confessione.
In ogni caso, non permettere che io continui a vivere una così grande afflizione. Abbi pietà di me!
O Signore, vedi la speranza che ho riposto in te! Ascolta Santa Rita che intercede per noi, umanamente afflitti senza speranza.
Ascoltala ancora una volta, manifestando in noi la tua misericordia. Amen.
SANTA RITA da CASCIA
La Santa avvocata dei casi impossibili
Santa Rita è una delle Sante più amate ed è oggetto di una straordinaria devozione popolare perché è molto amata dal popolo che la sente molto vicina per la "normalità" dell'esistenza quotidiana da Lei vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine come monaca agostiniana.A Santa Rita la vita non le risparmiò nulla:Giovanissima fu data in sposa ad un uomo iroso e brutale col quale ebbe due figli, tuttavia con il suo tenero amore e passione riuscì a trasformare il carattere del marito e a renderlo più docile.Il marito fu assassinato e nel giro di poco tempo anche i figli lo seguirono nella tomba.Ella però non si abbandonò al dolore, alla disperazione, al rancore o al desiderio della vendetta, anzi riuscì in modo eroico a sublimare il suo dolore attraverso il perdono degli assassini del marito. Si adoperò instancabilmente per riappacificare la famiglia del marito con gli assassini, interrompendo cosi la spirale di odio che si era creata.Entrò in convento e lì visse gli ultimi 40 anni di vita in assidua contemplazione, penitenza e preghiera, completamente dedita al Signore.Santa Rita, 15 anni prima di morire, ricevette la singolare "spina" di quella piaga che le si stampò dolorosa sulla fronte, che incessantemente le procurò i terribili dolori e le sofferenze inaudite della coronazione di spine.
sabato 29 marzo 2014
INVOCAZIONE A SAN BERNARDO DI CHIARAVALLE
RIVELAZIONE
FATTA A S. BERNARDO DA GESU’ DELLA
PIAGA ALLA SACRA SPALLA APERTA DAL PESO DELLA CROCE
San Bernardo, Abate di
Chiaravalle, domandò nella preghiera a Nostro Signore quale fosse stato il
maggior dolore sofferto nel corpo durante la sua Passione. Gli fu risposto: “Io
ebbi una piaga sulla spalla, profonda tre dita, e tre ossa scoperte per portare
la croce: questa piaga mi ha dato maggior pena e dolore di tutte le altre e
dagli uomini non è conosciuta. Ma tu rivelala ai fedeli cristiani e sappi che
qualunque grazia mi chiederanno in virtù di questa piaga verrà loro concessa;
ed a tutti quelli che per amore di essa mi onoreranno con tre Pater, tre Ave e tre Gloria al giornoperdonerò i
peccati veniali e non ricorderò più i mortali e non moriranno di morte
improvvisa ed in punto di morte saranno visitati dalla Beata Vergine e conseguiranno la grazia e la
misericordia”.
Preghiera per domandare una grazia
Dilettissimo Signore mio Gesù Cristo, mansueto Agnello di Dio, io
povero peccatore Ti adoro e considero la dolorosissima piaga della tua spalla
aperta dalla pesante croce che hai portato per me. Ti ringrazio del Tuo immenso
dono d’Amore per la Redenzione e spero le grazie che Tu hai promesso a coloro
che contemplano la Tua Passione e l’atroce piaga della Tua Spalla. Gesù, mio
Salvatore, incoraggiato da Te a chiedere quello che desidero, Ti chiedo il dono
del Tuo Santo Spirito per me, per tutta la Tua Chiesa, e la grazia(...chiedere la grazia desiderata); fa che sia tutto per la Tua
gloria e il mio maggior bene secondo il Cuore del PADRE. Amen. tre Pater, tre Ave, tre Gloria.
SAN PIO E LA PIAGA DELLA
SPALLA
San Pio da Pietrelcina è stato uno di quei pochissimi sacerdoti
santi ad aver avuto l'onore di portare sul proprio corpo i segni visibili e
tangibili della Passione di Nostro Signore Gesù Cristo, e anche lui ha patito
gli stessi atroci dolori alla piaga della sua spalla, a conferma di quanto
rivelato direttamente da Gesù a San Bernardo sulla presenza di una
dolorosissima ed incognita piaga alla Sua Sacra Spalla. Una sconcertante
scoperta riguardo ai dolori alla spalla patiti da Padre Pio è stata fatta dopo
la sua morte da un carissimo amico del Padre, nonché suo figlio spirituale,
Fra' Modestino da Pietrelcina, il quale riferì: "... Dopo la morte di Padre Pio,
continuai ad esplorare con cura ed oculatezza ogni lembo dei suoi indumenti
che sistemavo e archiviavo, con il presentimento che ancora qualche altra
sconcertante scoperta avrei dovuto fare. Non mi sbagliai! Quando fù la volta
delle maglie, mi venne in mente che una sera del 1947, davanti alla cella N0 5, Padre Pio mi confidò che uno
dei suoi più grandi dolori era quello che provava quando si cambiava la
maglia... avevo pensato che quel dolore fosse stato causato al venerato Padre
dalla piaga che egli aveva sul costato. Il 4 febbraio 1971 però dovetti cambiare
opinione allorché, osservando con più attenzione una maglia di lana da lui
usata, notai sopra di essa, con mia grande sorpresa, all'altezza della
clavicola destra, una traccia indelebile di sangue. Non mi sembrava, come nella
"camicia della flagellazione" una macchia di essudazione sanguigna.
Si trattava del segno evidente di una ecchimosi circolare di circa dieci centimetri
di diametro, all'inizio della spalla destra, vicino alla clavicola. Mi balenò
l'idea che il dolore lamentato da Padre Pio potesse derivargli da quella misteriosa
piaga. Rimasi scosso e perplesso. D'altra parte avevo letto su qualche libro
di pietà una preghiera in onore della piaga della spalla di Nostro Signore,
apertagli dal legno della Croce che, scoprendogli tre sacratissime ossa, Gli
avevano procurato acerbissimo dolore. Se in Padre Pio si erano ripetuti tutti
i dolori della Passione, non era da escludersi che egli avesse sofferto anche
quelli provocati dalla piaga della spalla. La sua sofferenza nel contemplare
Cristo carico del pesante legno e più ancora, carico dei nostri peccati, gli
aveva procurato certamente sulla spalla quella ennesima ferita. Dolore mistico
e dolore fisico. Ormai, grazie al mio amico medico, avevo le idee chiare, o
quasi, in proposito. In Gesù, carico della croce, sulla spalla si era avuta la
distruzione dell'epidermide e del sottocutaneo. Il peso del legno e lo
strofinio del durissimo elemento rigido contro le parti molli, gli aveva
prodotto una lesione traumatica muscolare, con "risentimento algico
nevritico osseo". In Padre Pio quella lesione fisica, generata dalla
sofferenza mistica, aveva determinato un profondo ematoma e una fuoriuscita di
liquido ematico sulla spalla destra, con secrezione sierosa. Ecco quindi
sulla maglia un alone sfocato con al centro la macchia scura del sangue
assorbito. Di questa scoperta parlai subito al padre superiore che mi disse di
scrivere una breve relazione. Anche Padre Pellegrino Funicelli, che per anni
aveva assistito Padre Pio, mi confidò che, aiutando parecchie volte il Padre a
cambiare la maglia di lana che indossava, aveva notato quasi sempre, sulla
spalla ora destra ora sinistra, una ecchimosi circolare. In aggiunta a questa,
un 'importante conferma mi venne dallo stesso Padre Pio. A sera, prima di
addormentarmi, feci a lui, con tanta fede, questa preghiera: "Caro Padre,
se tu avevi veramente la piaga alla spalla, dammene un segno". Mi
addormentai. Ma, esattamente all'una e cinque minuti di quella notte, mentre
dormivo tranquillamente, un improvviso, acuto dolore alla spalla mi fece
svegliare. Era come se qualcuno, con un coltello mi avesse scarnito l'osso
della clavicola. Se quel dolore fosse durato qualche minuto ancora, penso che
sarei morto. Contemporaneamente sentii una voce che mi diceva: "Così ho
sofferto io!". Un intenso profumo mi avvolse e riempì tutta la mia cella.
Sentii il cuore traboccante di amor di Dio. Provai ancora una strana
sensazione: l'essere stato privato di quella insopportabile sofferenza mi era
ancora più penoso. Il corpo voleva respingerla ma l'anima, inspiegabilmente, la
desiderava. Era dolorosissima e dolce insieme. Ormai avevo capito! Confuso più
che mai avevo la certezza che Padre Pio, oltre alle stigmate alle mani, ai
piedi e al costato, oltre ad aver subito la flagellazione e la coronazione di
spine, per anni, novello Cireneo di tutti e per tutti, aveva aiutato Gesù a
portare la croce delle nostre miserie, delle nostre colpe, dei nostri peccati.
E quella maglia ne portava indelebile il segno!".
da "Novissimum Verbum" (sett. - dic. 2002)
INVOCAZIONE A SAN GIUDA TADDEO
Invocazione a San
Giuda Taddeo Apostolo,
Santo delle
cause senza rimedio
Dio ha concesso a San Giuda poteri straordinari ed è specialmente in casi difficili
che il suo mirabile aiuto viene esperimentato. Migliaia di persone invocano
quotidianamente il suo intervento e molte loro preghiere sono state esaudite in
modo miracoloso, anche quando la domanda sembrava senza speranza. Qualunque sia
la malattia, la povertà e la miseria, l'angustia del cuore e dell'anima,
perfino la disperazione, si può ricorrere a questo grande Santo e chiedere la
sua potente intercessione.
S. Giuda era fratello di
Giacomo, Apostolo anche lui, figlio di Alfeo e di Maria di Cleofe e sorella
della Vergine Maria e quindi cugino di Gesù.Fu soprannominato Taddeo
"Thad" che significa "dolce, misericordioso, amabile,
generoso" e "Lebbeo", coraggioso. Da bambino senz'altro come
coetaneo frequentò la casa e il cugino Gesù.
Entrambi crescevano accanto
alla Vergine Maria. Probabilmente fu lui lo sposo delle nozze di Cana di cui ci
parla il Vangelo. Giuda fu uno dei primi a ricevere l'invito di essere
Apostolo; ebbe molti ostacoli da parte dei suoi parenti ma seguì senza
tentennamenti e con eroica fermezza la chiamata del Signore per tutta la vita.
Fu quindi uno dei dodici Apostoli e nell'ultima Cena domandò a Cristo come mai
si fosse manifestato solo agli Apostoli e non a tutto il mondo (G.v. 14,22).
E' l'unica frase che il
Vangelo ci ha conservato e illumina il suo entusiasmo verso la Parola di Gesù
tanto che vorrebbe che fosse conosciuto da tutto il mondo.
Immagine conservata nella sacrestia della Chiesa di San Giuda Taddeo |
Invocazione
a san Giuda Taddeo
Oh Santissimo
Apostolo, San Giuda,
servo fedele e amico di
Gesù -
Tutte le persone
vi onorano e invocano come patrono dei casi disperati.
Pregate per me, perché
io sono così impotente e sola/o.
Vi prego, portatemi
tangibile e rapida assistenza .
Venite in mio soccorso
in questa grande necessità,
Fate che io possa
ricevere la consolazione
E l’aiuto del cielo in
tutte le mie necessità,
tribolazioni e
sofferenze,
in particolare (indicare
la vostra richiesta)
e che io possa lodare
Dio sempre con Voi.
Vi prometto, o Beato San
Giuda,
Di essere sempre
riconoscente di questo grande favore,
Per onorare sempre
il mio speciale e potente patrono ,
E per incoraggiare la
devozione a voi
Con la pubblicazione di
questa richiesta. Amen.*
*Rendere pubblica la grazia ricevuta (Stampa, TV,
Internet ecc.) è sufficiente un "Grazie San Giuda Taddeo".
SUPPLICA A SANTA FILOMENA
SUPPLICA A SANTA FILOMENA
Prostrato ai
tuoi piedi, o grande e gloriosa Santina, vengo ad umiliarti la mia fervida prece,
la preghiera del cuore; accoglila benigna ed ottienimi grazie.
Santa Filomena: prega per me. Gloria al Padre.
Ho il cuore in tempesta, sento forti i colpi del
dolore, la sventura mi opprime, ho bisogno di grazie. Aiutami Tu, esaudisci la
mia preghiera.
Santa Filomena: prega per me. Gloria al Padre.
Stanco,
senza un conforto, privo di speranza, solo, oppresso dalle tribolazioni, da Te
ho fiducia di essere esaudito.
Santa Filomena: prega per me. Gloria al Padre.
Conosco che la causa di tante sventure furono i miei
gravissimi peccati; impetrami Tu il perdono, infondimi l'amore a Gesù.
Santa Filomena: prega per me. Gloria al Padre.
Guarda, o Santa, alla mia casa, dà uno sguardo alla
mia famiglia, mira con dolce sorriso i tuoi devoti, asciuga le lagrime di
tutti, infondi nel mio cuore il raggio della speranza, dà a tutti la pace, la
salute e la provvidenza.
Santa Filomena: prega per me. Gloria al Padre.
Vedi di quante grazie ho bisogno, non mi abbandonare.
Tu, che potente sei presso Dio, allontana da me la tristezza e la desolazione.
Rendi serena l'anima mia, liberami dai pericoli e dai flagelli; benedici la
mia casa, la mia famiglia, i tuoi devoti e fa' che ottenga la desiderata grazia.
(Si domandi la grazia…).
O Santa bella, non mi abbandonare e prega per me. Gloria
al Padre.
In virtù dei
tuoi martiri, chiedi a Dio per noi pietà. (3 volte).
Filomena di Roma
Da
Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Statua della santa di Johann Dominik |
|
Agiografia
Gli unici riferimenti biografici
su Filomena derivano da una "Rivelazione" scritta da suor Maria Luisa di Gesù (1833)[1]. Secondo
la tradizione, Filomena sarebbe stata principessa dell'isola di Corfù. A 13
anni si sarebbe recata a Roma coi genitori per incontrare l'imperatore romano Diocleziano che minacciava guerra al loro paese. L'imperatore, invaghitosi di
lei, le offrì il trono di imperatrice di Roma. Filomena però, avendo consacrato
la sua verginità a Cristo, rifiutò
l'offerta e venne uccisa dall'imperatore.
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